STORIA

Questo progetto ha origine nel 2013, quando il banditore Alexandre Millon, Presidente dell’omonima casa d’aste, propone a Milo Manara di sublimare l’iconica BB attraverso una serie di 25 acquerelli venduti poi all’asta nel 2016 a Parigi. Già numerose celebrità avevano sfilato sul tavolo da disegno di questo autore di successo; personaggi storici (i Borgia, per una memorabile serie con Alejandro Jodorowski) o amici, quali Federico Fellini e Hugo Pratt.
 
Ed è stato con il più grande onore che il maestro italiano ha accettato la sfida, desideroso di rendere omaggio a questa donna che l’ha stravolto quando essa ha fatto la sua apparizione nel cinema a metà degli anni ‘50. “Per quelli della mia età, ma anche per le generazioni successive, credo, Brigitte Bardot ha rappresentato un mito. Prima di lei, la donna ideale era stata incarnata da Marylin Monroe. Brigitte Bardot ha portato veramente un nuovo stile di donna libera, selvaggia e fiera”, dichiara l’artista.

E MANARA TRATTEGGIÒ LA BARDOT 

L’ultima volta che Brigitte Bardot ha autorizzato un artista a poterla rappresentare è stato nel 1968, quando il pittore e scultore Aslan, all’epoca, l’aveva scelta per incarnare il volto della Repubblica francese. Ritiratasi ormai dalla vita pubblica per potersi consacrare interamente alla difesa della causa animalista, grazie alla propria fondazione “B.B.” ha comunque accettato che Milo Manara, maestro del fumetto sexy (Tutte le avventure di Giuseppe Bergman, Il gioco...), le rendesse omaggio con disegni e sculture. “Nelle sue opere appaio estremamente bella. Sotto il suo tratto divento la nuova Venere di Botticelli, quella del XXI secolo.” confidava Brigitte Bardot.  

QUANDO IL DISEGNO PRENDE CORPO

Quando Manara ha iniziato la propria carriera di disegnatore, ha spesso pensato all’attrice in termini di canone di bellezza, ma anche come antitesi della bella che non parla.
“Mi sono servito di lei in quanto modello morale”, spiega Milo. In tutte le eroine che ha disegnato, infatti, possiamo ritrovare un po’ del magnetismo della BB degli anni ‘60. Tutte donne seducenti e indipendenti.

Dopo esser riuscito ad addomesticare il corpo della Bardot sul foglio, Manara si è visto affidare la realizzazione di una scultura che rendesse omaggio alla bella attrice. “Ho proposto vari progetti ed è stata Brigitte Bardot in persona che ha scelto il progetto preferito”, narra l’artista. Un disegno che rievocava la sua mitica posa di Villa Malpensa, per “Il disprezzo”.  

“È la prima volta dopo Aslan, negli anni ‘80, che Brigitte Bardot autorizza un artista a poter lavorare sulla sua immagine. Brigitte Bardot incarna per il mondo intero la femminilità impulsiva e libera. Per un artista si tratta di una sfida colossale e spinosa, vista la difficoltà di interpretare una tale icona senza tradirla, o perdersi.
 
Milo Manara si impone senza dubbio come l’artista che disegna la sensualità. E l’incontro al vertice di cui avevo tanto sognato tra questi due mostri sacri, ognuno nel proprio rispettivo settore, ha portato alla nascita di questo incredibile progetto: 25 pose acquerellate del mito, interpretazione scaturita dal più grande disegnatore della nostra epoca affascinato dall’incarnazione universale della femminilità assoluta.
 
Il passo successivo a tale serie di acquerelli è stata, nel 2017, la realizzazione della scultura. Un sogno divenuto realtà e di cui sono fiero, a nome della fondazione Millon, culminato in questo dono alla città di Saint-Tropez e al mondo intero. Oggi, il resto potrà ormai essere tuo, in toto o in parte, a seconda dei tuoi desideri.
Alexandre Millon

Alexandre Millon

Banditore

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